L'amianto è un materiale molto comune presente in natura. La sua resistenza al calore e la sua struttura fibrosa lo rendono adatto come materiale a prova di fuoco, ma la sua ormai accertata nocività per la salute ha portato a vietarne l'uso in molti Paesi.
L'amianto è stato utilizzato fino agli anni ottanta per produrre la miscela cemento-amianto (il cui nome commerciale era Eternit) per la coibentazione di edifici, tetti, navi, treni, come materiale per l'edilizia (tegole, pavimenti, tubazioni, vernici, canne fumarie), nelle tute dei vigili del fuoco, nelle auto (vernici, parti meccaniche), ma anche per la fabbricazione di corde, plastica e cartoni.Per la normativa italiana sotto il nome di amianto sono compresi i seguenti composti: Crisotilo (amianto di Serpentino Amosite, Crocidolite, Tremolite, Antofillite) Actinolite (amianti di Anfibolo).
Non sempre l'amianto è pericoloso: lo è quando può disperdere le sue fibre nell'ambiente circostante per effetto di qualsiasi tipo di sollecitazione meccanica, eolica, da stress termico, dilavamento di acqua piovana. Per questa ragione il cosiddetto amianto friabile, che cioè si può ridurre il polvere con la semplice azione manuale, è considerato più pericoloso dell'amianto compatto, che per sua natura ha una scarsa o scarsissima tendenza a liberare fibre. Si sottolinea inoltre che, ai sensi dell’art. 2 del DM 06/09/1994 “Normative e metodologie tecniche di applicazione dell'art. 6, comma 3, e dell'art. 12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n. 257, relativa alla cessazione dell'impiego dell'amianto”, la presenza di materiali contenenti amianto in un edificio non comporta di per sé un pericolo per la salute degli occupanti. Se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso, è estremamente improbabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre di amianto. Se invece il materiale viene danneggiato per interventi di manutenzione o per vandalismo, si verifica un rilascio di fibre che costituisce un rischio potenziale.
Programma di controllo e manutenzione: Ai sensi del D.M. Sanità 06.09.1994, dal momento in cui viene rilevata la presenza di materiali contenenti amianto in un edificio, è necessario che sia messo in atto un programma di controllo e manutenzione al fine di ridurre al minimo l'esposizione degli occupanti. Tale programma implica mantenere in buone condizioni i materiali contenenti amianto, prevenire il rilascio e la dispersione secondaria di fibre, intervenire correttamente quando si verifichi un rilascio, verificare periodicamente le condizioni dei materiali contenenti amianto. Di seguito è possibile scaricare il modello semplificato per la redazione del Programma di Controllo e Manutenzione dei materiali contenenti amianto.
Amianto negli edifici - ARPA PIEMONTE: Per ulteriori informazioni consultare http://www.arpa.piemonte.it/pubblicazioni-2/pubblicazioni-anno-2008/pdf-amianto-negli-edifici